dare una spinta. questo è l'intento.
lavorando conosco ed imparo ad apprezzare molte persone le cui attività meritano di essere fatte conoscere per agevolare come possibile il loro successo.
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altro intento dichiarato è aiutare a mettere a fuoco alcuni temi che pur essendo di dominio pubblico non ottengono l'attenzione che secondo me dovrebbero per i risvolti e le influenze che hanno sulla nostra vita.

martedì 25 gennaio 2011

cercasi volontari.

la beneficienza, il fund raising, ha conosciuto nel corso degli anni una crescita notevole. ovunque si vada e attraverso tutti i media è facile entrare in contatto con diverse modalità di poter offrire sostegno a qualche benemerita iniziativa volta ad aiutare, assistere, sostenere i bisognosi di tutto il mondo.
carte di credito, sms, telefonate, r.i.d., telemaratone, donare non è mai stato così facile ed immediato.
è veramente umano poter aiutare chi ha avuto meno fortuna, destinare una quota delle proprie risorse in aiuti.
ma chi controlla che la beneficienza sia effettivamente diretta verso la destinazione sperata?
quanta percentuale della raccolta è effettivamente usata per aiutare realmente e quanta solo per mandare avanti una struttura fine a se stessa?
quanto la sofferenza altrui diventa strumento di marketing sul nostro senso di colpa per essere stati più fortunati?
esistono certificazioni per ogni aspetto della produzione, meno nella solidarietà.

un rimedio è agire direttamente. coinvolgersi in prima persona.
non penso che sparare un sms e volgere la testa ad altro sia molto solidale dopotutto.
ci sono molte situazioni qui, ad un passo dal nostro naso che richiederebbero la nostra attenzione, la nostra presenza. meglio di un sms.

il s.e.a. servizio emergenza anziani cerca volontari, per esempio.
http://www.seaitalia.org/new/pagineSito.asp?tipo=volontariato