Pochi esempi sono più lampanti ed immediati nel dimostrare la miopia dell'agire umano sull'ambiente di quanto successo con il progetto della famosa diga delle Tre Gole.
E' stata approvata nel 1992, anche se la Banca Mondiale non diede il suo assenso per gli alti rischi ambientali. Il governo cinese andò avanti comunque e nel 2006 ha inaugurato la diga più grande del mondo, alta 185 metri, con un bacino di 660 km. Era stata costruita per evitare le piene del fiume Azzurro e produrre energia idroelettrica. Ma gli effetti negativi sono stati decisamente superiori: più di un milione di sfollati, 116 città sommerse, frane e terremoti in continuazione. Persino il regime delle precipitazioni è stato modificato. Le piogge si stanno trasferendo sempre più a sud: a Shanghai, celebre per l'inverno mite e una brevissima stagione delle piogge in primavera, ormai piove tutto l'anno.
In Cina la desertificazione diventa così da anni un'emergenza che colpisce il venti per cento del territorio e 400 milioni di persone. Il potente deserto del Gobi esonda inesorabilmente con tempeste di sabbia che investono sempre più spesso Pechino. Piani di rimboschimento e piantumazione vengono ora avviati con grandi speranze. Quest'anno la situazione è particolarmente difficile: la Cina, maggior produttore mondiale di grano, è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi sessant'anni.
C'è il rischio concreto che sia costretta a importare enormi quantità di grano per i suoi 1,3 miliardi di cittadini, facendo schizzare in alto i prezzi alimentari. Il governo cinese ha sbloccato un miliardo di dollari di sussidi economici per aiutare i contadini a investire in moderni sistemi d'irrigazione, in grado di portare l'acqua anche nelle zone più lontane dai pozzi. Il prossimo raccolto è infatti cruciale: deve assicurare al paese il novanta per cento del suo fabbisogno di grano.
La stessa Fao all'inizio di febbraio ha lanciato l'allarme: l'area a rischio siccità, pari a 5,16 milioni di ettari, rappresenta i due terzi della superficie agricola cinese coltivata a grano.
Segnalo splendido anche se drammatico servizio fotografico edito per la Pulitzer di Gallagher, visibile online all'indirizzo: http:// www.gallagher-photo.com/#/multimedia.
E' stata approvata nel 1992, anche se la Banca Mondiale non diede il suo assenso per gli alti rischi ambientali. Il governo cinese andò avanti comunque e nel 2006 ha inaugurato la diga più grande del mondo, alta 185 metri, con un bacino di 660 km. Era stata costruita per evitare le piene del fiume Azzurro e produrre energia idroelettrica. Ma gli effetti negativi sono stati decisamente superiori: più di un milione di sfollati, 116 città sommerse, frane e terremoti in continuazione. Persino il regime delle precipitazioni è stato modificato. Le piogge si stanno trasferendo sempre più a sud: a Shanghai, celebre per l'inverno mite e una brevissima stagione delle piogge in primavera, ormai piove tutto l'anno.
In Cina la desertificazione diventa così da anni un'emergenza che colpisce il venti per cento del territorio e 400 milioni di persone. Il potente deserto del Gobi esonda inesorabilmente con tempeste di sabbia che investono sempre più spesso Pechino. Piani di rimboschimento e piantumazione vengono ora avviati con grandi speranze. Quest'anno la situazione è particolarmente difficile: la Cina, maggior produttore mondiale di grano, è stata colpita dalla peggiore siccità degli ultimi sessant'anni.
C'è il rischio concreto che sia costretta a importare enormi quantità di grano per i suoi 1,3 miliardi di cittadini, facendo schizzare in alto i prezzi alimentari. Il governo cinese ha sbloccato un miliardo di dollari di sussidi economici per aiutare i contadini a investire in moderni sistemi d'irrigazione, in grado di portare l'acqua anche nelle zone più lontane dai pozzi. Il prossimo raccolto è infatti cruciale: deve assicurare al paese il novanta per cento del suo fabbisogno di grano.
La stessa Fao all'inizio di febbraio ha lanciato l'allarme: l'area a rischio siccità, pari a 5,16 milioni di ettari, rappresenta i due terzi della superficie agricola cinese coltivata a grano.
Segnalo splendido anche se drammatico servizio fotografico edito per la Pulitzer di Gallagher, visibile online all'indirizzo: http:// www.gallagher-photo.com/#/multimedia.