dare una spinta. questo è l'intento.
lavorando conosco ed imparo ad apprezzare molte persone le cui attività meritano di essere fatte conoscere per agevolare come possibile il loro successo.
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altro intento dichiarato è aiutare a mettere a fuoco alcuni temi che pur essendo di dominio pubblico non ottengono l'attenzione che secondo me dovrebbero per i risvolti e le influenze che hanno sulla nostra vita.

domenica 13 novembre 2011

il guerriero delle sabbie



Cina, "il guerriero delle sabbie" che combatte... di TMNews

fa certamente più rumore una foresta che cade che una pianta che cresce.
ma fintanto che esisteranno uomini come questo signor wang, l'umanità nel suo insieme ha speranza. mr wang, 57 anni, è il direttore del Parco Nazionale Baijitan, una fattoria collettiva nella regione di ningxia della cina del nord spazzato dalle tempeste di polvere che provengono dal grande deserto mongolo.
ha applicato un metodo semplice ma innovativo: recintare le piante con delle griglie di paglia radicate nella sabbia.
uno sforzo che condotto a mano è titanico. per questo wang youde si è guadagnato il nome di "guerriero delle sabbie". ma funziona. ora sono in 450 a lavorarci e contrastano efficacemente il deserto. ogni lavoratore ha un obiettivo annuale di 10.000 buche, piantare 10.000 piante e salvare 10.000 yuan (1.170 euro).

venerdì 11 novembre 2011

unire i puntini...

unire i puntini. che figura si disegna?
negli anni 90 leggevo che con la continua deforestazione e distruzione degli ambienti naturali a favore della cementificazione urbana il mondo, carico di CO2 sarebbe diventato progressivamente più caldo. avrebbe portato al disgelo delle calotte polari con innondazioni in alcune parti del globo e desertificazione in altre.
il dibattito, i dubbi e la ricerca di dati di supporto alle tesi si protrae ancora oggi.

ma sapete cosa è successo? proprio quello.
le foreste equatoriali vengono spremute per allevamento, materiali pregiati, miniere, culture anche a fini di biocarburanti. approfondimenti su link unimondo .

l'aumento della CO2 scalda il pianeta come mai prima. da tempo si staccano iceberg dai poli e la ricostituzione della massa ghiacciata è sempre più ridotta. ormai siamo oltre il punto di non ritorno, verso quali equilibri ci porta questa evoluzione? approfondimenti su link greenme.it
corrieredellasera
cnn
 
ora, visto che tutto questo è scolastico, perchè stupirsi quando accadono fatti locali come quelli delle alluvioni di genova? approfondisci su bloggrillo



o quando si notano le desertificazioni anche qui da noi, riportate da tutte gli organismi regionali ambientali e tranquillamente ignorate dai nostri collegi politici che continuano a costruire ciecamente. approfondisci su petrolioblogosfere


le conseguenze è evidente che saranno fame, emigrazione, conflitti.
leggiamo dell'amazzonia e dei poli come se fossero argomenti lontani.
eppure sono già sotto casa. a portata di elettore.