dare una spinta. questo è l'intento.
lavorando conosco ed imparo ad apprezzare molte persone le cui attività meritano di essere fatte conoscere per agevolare come possibile il loro successo.
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altro intento dichiarato è aiutare a mettere a fuoco alcuni temi che pur essendo di dominio pubblico non ottengono l'attenzione che secondo me dovrebbero per i risvolti e le influenze che hanno sulla nostra vita.

mercoledì 4 luglio 2012

mentre parlate di una crisi.



ascolto parlare di questa crisi economica e finanziaria da tempo. era colpa della bolla immobiliare, anzi i contratti sui mutui, meglio i derivati tutti. poi le banche cattivone, gli evasori fiscali, i debiti pubblici astronomici, i politici corrotti e tanti altri temi. tutti azzeccati peraltro. ma nessuno ultimativo infondo.
ascolto accapigliarsi i miei contemporanei dai parlamenti, ai talk shows fino al mio pianerottolo in guerre dei poveri sempre più livellate, scioperi egoisti e dimostrazioni isteriche che fungono da dissociazione mentale mentre intanto spariscono posti di lavoro, aziende intere, diritti sociali, intere fortune accumulate in generazioni. e nessuno sa fare nulla. come un pugile suonato che non sa neanche più da che parte arrivano i pugni cerchiamo di tenere il centro ring rifacendoci un minimo il trucco. pensando che stando tutti legati e immobili tutto svanisca come in un brutto sogno.
eppure al mondo non c'è mai stata così tanta gente che mangia e la disponibilità di merci non è mai stata così estesa e variegata. indigeribile. ma qui da noi non se ne ha una sensazione piena.
allora mi sono imbattuto in questo servizio che parla solo di un porto merci di una città cinese, shanghai. consiglio una visione intera per rendersi conto che esistono altri mondi, senza il consueto snobismo culturale che ci porta a non considerare quanto ci obbliga a non metterci in discussione. quale debolezza.
devo dire che il viaggiare consente spesso anche di cogliere che spesso tutto quello che pensiamo è vero solo in un dato momento epocale ed evolutivo. e che magari non è neanche vero in senso assoluto.
cercavate la vostra azienda, il vostro posto di lavoro, i vostri contributi pensionistici persi? forse son finiti qui. ma per capire perché e come riaverli indietro di questo passo ci vorranno altre generazioni perse temo.
eppure abbiamo l'unico sistema sociale ed economico in grado di riorganizzarsi con flessibilità ed efficacia senza doversi perdere in guerre e carestie. se ce ne ricordassimo.