sempre guardarsi indietro. c'è sempre qualcosa da imparare, da capire, tra quello che abbiamo visto o vissuto.
c'è sempre qualcosa da reinterpretare nella nostra memoria e per certi versi si può viverlo in modi diversi, lo stesso accadimento. si viene portati a non avere memoria storica, a rimanere infanti per lo più, ma il rischio è quello di venir fregati sempre nello stesso modo.
con vecchi trucchi.
viviamo sempre senza tempo, tutto d'un fiato, come se ci fosse sempre qualcosa di importante da fare. ma magari talvolta è meglio fermarsi un secondo e cercare di capire che cosa sia appena successo, per quanto pregna sia la nostra vita. sostituiamo l'incapacità di comprendere autonomamente quello che succede con l'eccesso di azione. un esempio può essere anche la primavera araba. grazie alla tecnologia dei social virali ha potuto esprimersi come rivolta, ma riuscirà ad esprimere una nuova direzione organizzativa civile per esempio? una proposta costruttiva? e i nostri vari occupy wall street sapranno ugualmente andare oltre l'indignazione?
mentre ognuno fa del suo meglio nel suo intimo, qui lancio invece i momenti che abbiamo vissuto nella coscienza collettiva, mediatica, storica e altro.
tra i vari giornali che rappresentano l'epoca che viviamo il time è sempre stato un fulcro.
un pò per gioco alla fine dell'anno raccoglie per categoria i dieci "meglio" di tutto.
un pò americanocentrico, certo, ma alla fine come molto della nostra cultura mondiale. per ora.
così, tra i migliori pentimenti, rimango impressionato per le scuse con inchino del ministro del commercio giapponese per aver chiamato fukushima "una città della morte".
nelle scoperte mediche un vaccino per la malaria. negli scandali quello del tabloid inglese di murdoch. nella cronaca non raccontata l'immolazione dei monaci tibetani. e così tanti altri andrebbero sviscerati davvero visto che le interpretazioni continueranno per anni.
completa rassegna qui : time
ma concludo con il potere evocativo dell'immagine qui : photo
è stato davvero un altro grande anno. averci capito qualcosa...